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Medicina Legale

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La Responsabile del Gruppo di Ricerca è la Prof.ssa Rossana Cecchi.

L’Unità di Medicina Legale, integrata per le funzioni di assistenza nell’AOU di Modena, è costituita da diversi Laboratori che svolgono le seguenti funzioni:

  1. Area medicina necroscopica 
  2. Istopatologia forense
  3. Genetica forense
  4. Tossicologia forense
  5. Area etico-professionale e gestione del contenzioso
     

Il Gruppo di Ricerca afferente all'area della Medicina necroscopica svolge attività di ricerca nell’ambito patologia forense.

Le attuali linee di ricerca si avvalgono della TC e dell’angio-TC post-mortem al fine di valutarne l’utilità ed i limiti nella diagnostica medico-legale.

L’ampia casistica a disposizione favorita anche dalla disponibilità di un archivio storico parzialmente informatizzato consente di approfondire studi nei vari ambiti di interesse (annegamento, morti improvvise, traumatismi cranici etc.), omicidi, suicidi.

Il Gruppo di Ricerca afferente all’area della Medicina necroscopica svolge attività di ricerca anche nell’ambito antropologia forense, grazie alla collaborazione con un’antropologa forense dell’Università di Tor Vergata. Vengono svolte ricerche mirate alla identificazione di resti scheletrici, anche di valenza storica, e all’accertamento dell’età.

Il Gruppo di Ricerca afferente al Laboratorio di Istopatologia Forense approfondisce lo studio delle morti improvvise cardiache con indagini istologiche, cerca biomarcatori istopatologici nelle morti di tipo asfittico, e sta avviando studi sulla cronologia delle lesioni cutanee, degli infarti miocardici e dei traumi cranici.

Il Gruppo di Ricerca afferente al Laboratorio di Genetica Forense svolge attività di ricerca finalizzata allo sviluppo di nuove metodiche di analisi molecolari, all’identificazione di nuovi marcatori genetici, alla loro validazione e all’applicazione in ambito forense. I risultati di tale attività sono concretizzati in pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e in presentazioni a convegni nonché nella stesura di tesi di laurea.

In particolare, le tematiche di ricerca trattate riguardano l’analisi del DNA non umano (animale e vegetale) per la diagnosi di specie molecolare, settore nel quale il laboratorio è attivo da anni e riconosciuto come punto di riferimento a livello internazionale, sia in un contesto di ricerca sia come applicazione alla casistica forense di routine, soprattutto nell’analisi e nel trattamento di campioni biologici particolarmente complessi o compromessi (resti scheletrici o materiale biologico degradato).

Il laboratorio sta inoltre affrontando nuove linee di ricerca emergenti ed estremamente innovative sfruttando le potenzialità dell’analisi del DNA nel fornire risposte in ambito investigativo, oltre al alle più comuni analisi molecolari finalizzate all’identificazione personale. 

In particolare, le nuove tematiche affrontate riguardano la possibilità di derivare tratti fenotipici o caratteristiche esterne visibili (External Visible Characteristics, EVC) dall’analisi di specifici polimorfismi del DNA di tipo SNPs (Single Nucleotide Polymorphisms), ossia la possibilità di fornire un identikit molecolare nel contesto investigativo, fornendo dati riguardanti il fenotipo o la popolazione di origine del donatore.

A questo proposito sono state validate dalla comunità scientifica internazionale multiplex specifiche per l’amplificazione dei marcatori predittivi del colore degli occhi o multiplex più complesse per la simultanea amplificazione degli SNPs predittivi di colore dei capelli e della pelle.

Un ulteriore settore di ricerca che il laboratorio sta sviluppando riguarda la stima dell’età di un individuo attraverso l’analisi dello specifico pattern di metilazione (epigenomic fingerprint) di specifici siti CpG situati all’interno del genoma. La metilazione del DNA è stata stabilita come il biomarcatore di scelta per predizione dell’età, poiché è stato osservato che specifiche posizioni CpG nel genoma mostrano cambiamenti sistematici durante la vita di un individuo, con progressivi aumenti o diminuzioni dei livelli di metilazione.

La derivazione dell’età individuale nel contesto forense risulta particolarmente utile quando applicata a campioni quali tracce biologiche rinvenute in contesti giudiziari o resti umani da identificare. Stabilire l'età è di per sé rilevante dal punto di vista forense in quanto rappresenta un elemento utile al fine di riconoscere un soggetto che si va ad aggiungere ad altri elementi identificativi quali il profilo genetico generato dai classici marcatori di tipo STRs.

Le principali linee di ricerca del laboratorio sono:

- Applicazione di tecniche di sequenziamento per la diagnosi molecolare di specie a partire da substrati biologici di provenienza animale e vegetale con riferimento alla metodologia proposta dal progetto internazionale DNA barcoding;

- Applicazione di tecniche di DNA Phenotyping a diverse matrici biologiche di interesse forense; 

- Applicazione di tecniche di DNA Phenotyping a campioni archeologici complessi o di interesse storico (resti scheletrici, denti);

- Sviluppo di tecniche analitiche di biologia molecolare e modelli statistici di interpretazione volti ad indagare i livelli di metilazione in isole CpG in complessi substrati forensi per la stima dell’età del soggetto;

- Studio degli aplogruppi del cromosoma Y per la predizione della bioancestralità paterna e popolazione di origine del soggetto.

Il Gruppo di ricerca del Laboratorio di Tossicologia Forense è impegnato stabilmente nello studio ad elevato livello scientifico per migliorare ed ampliare la propria conoscenza e competenza, con un approccio sempre orientato alla ricerca e all’innovazione tecnologica, aspetti in continua evoluzione in questo specifico settore scientifico. L’attività di ricerca del laboratorio si pone come obiettivo lo sviluppo di nuove strategie applicative per far fronte alle sempre più numerose ed ampie problematiche inerenti la disciplina forense, con approfondimenti sia dal punto di vista chimico-analitico che interpretativo. Il costante approfondimento ed aggiornamento scientifico del gruppo di ricerca risulta inoltre indispensabile sia per l’aspetto diagnostico medico legale che per quello della prevenzione e di contrasto all’attività criminale connessa al traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Le principali linee di ricerca del laboratorio sono:

  • Caratterizzazione del profilo analitico delle Nuove Sostanze Psicoattive (cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilammine, piperazine, triptamine, ecc…) e del fentanile e dei suoi analoghi su campioni di natura non biologica.
  • Caratterizzazione del profilo analitico e metabolico delle Nuove Sostanze Psicoattive (cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilammine, piperazine, triptamine, ecc…) e del fentanile e dei suoi analoghi su matrici biologiche (sangue, urina, matrice cheratinica, saliva, parenchimi). 
  • Messa a punto di una strategia operativa per la determinazione del D9THC e suoi metaboliti 11-OH-THC e D9THC-COOH in matrice cheratinica quali markers di abuso di Cannabis.
  • Identificazione e caratterizzazione del profilo analitico di nuovi marker diagnostici di interesse tossicologico forense.
  • Studio approfondito di matrici biologiche cadaveriche in tema di redistribuzione post mortale ed individuazione delle matrici biologiche più idonee a fornire elementi incontrovertibili per l’interpretazione del dato.
  • Messa a punto di una strategia operativa per la determinazione di xenobiotici di interesse tossicologico forense su matrici non convenzionali quali reperti ossei (in particolare lo sterno).
  • Studi epidemiologici relativi ai dati tossicologici su cadavere al fine di evidenziare le tipologie di xenobiotici maggiormente implicati nel determinismo della morte. 
  • Studi statistici relativi alle risultanze delle indagini chimico tossicologiche su reperti non biologici oggetto di sequestro, al fine di definire la diffusione delle sostanze d’abuso sul territorio locale e la sua comparazione con il territorio nazionale. 

Il Gruppo di Ricerca afferente l’area etico-professionale e della gestione del contenzioso aziendale svolge attività di ricerca nell’ambito del consenso all'atto medico, delle varie caratterizzazioni del rapporto medico-paziente, delle problematiche attinenti il fine vita e la tutela dei soggetti fragili, al ruolo della consulenza medico-legale nei vari ambiti (es: maltrattamento abuso di minori, violenza di genere).